Musicoterapia
La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica e/o il suono come strumento di comunicazione, per intervenire a livello educativo, preventivo, riabilitativo o terapeutico.
Esistono varie definizioni di musicoterapia, e molti approcci diversi, i quali riflettono impostazioni diverse; un elemento che accomuna i vari orientamenti, tuttavia, è il fatto di avere come fine il miglioramento della qualità della vita della persona attraverso l’integrazione intra ed interpersonale, da perseguire attraverso il canale sonoro-musicale.
L’APPROCCIO
Il personale approccio alla musicoterapia si basa su una formazione di orientamento umanistico, che integra in particolare le teorie dell’Infant Research e dell’intersoggettività, della sintonizzazione affettiva di Daniel Stern, e della musicalità comunicativa di Colwyn Trevarthen e Stephen Malloch.
Applicando negli incontri di musicoterapia i presupposti umanistici, con riferimento in particolare all’approccio centrato sulla persona di Carl Rogers, l’orientamento è verso l’ascolto profondo, la relazione empatica, la personale congruenza, l’accettazione positiva incondizionata della persona.
Sempre in quest’ottica, come musicoterapista lavoro per facilitare il processo di crescita e per aiutare la persona a ritrovare e a potenziare le sue risorse, l’autostima, la creatività e l’espressività, attraverso le tecniche musicoterapiche basate appunto principalmente sull’improvvisazione nel “qui e ora”, ma anche nella composizione, il songwriting, e in tutte le attività che attraverso il canale sonoro-musicale e corporeo possano favorire la comunicazione e l’espressione della persona.
LA PRATICA
Per fare un percorso di musicoterapia non è necessario avere alcuna esperienza pregressa di tipo musicale. La pratica si basa principalmente sulla comunicazione sonora e sulla libera improvvisazione, quindi sulla musica creata al momento insieme alla persona, con gli strumenti o semplicemente con la voce: la voce è il nostro primo strumento, un ponte per comunicare all’esterno la nostra interiorità, che ci permette di esprimerci creativamente. Ognuno può vocalizzare, cantare, suonare semplici strumenti.
Usiamo strumenti a percussione, ma anche lo xilofono ad esempio, o piccoli strumenti come le maracas, per i quali non serve alcuna competenza specifica. Il musicoterapista utilizza anche altri strumenti, ad esempio il pianoforte, o la chitarra.
Oltre alla musica l’elemento fondamentale è la capacità del musicoterapista di entrare in relazione con la persona, e per questo è necessaria una adeguata formazione.
LA VOCE
Si sottolinea l’importanza, nell’approccio, dell’utilizzo della vocalità: essa consente di sviluppare importanti dinamiche comunicative, coinvolgendo la persona a tutti i livelli: emotivo, affettivo, cognitivo, sociale, partendo dal livello corporeo, attraverso la vibrazione e la risonanza, il respiro, le connessioni neurofisiologiche; creando connessioni tra mente e corpo per supportare maggiore consapevolezza e senso del sé. Inoltre, il ruolo della voce è fondamentale nei processi intersoggettivi.
I BENEFICI
A livello preventivo, la musicoterapia risulta utile per il benessere già nella fase prenatale, lavorando con le donne in attesa, e poi nelle varie fasi dello sviluppo e nella vita adulta; con adulti e anziani per l’armonizzazione della persona, ed appunto è molto efficace la pratica nelle scuole, con bambini e adolescenti, e nei nidi, per potenziare le capacità di ascolto dei bambini, un po’ trascurate nella società di oggi, orientata molto verso gli aspetti visivi.
A livello riabilitativo la musicoterapia risulta efficace in situazioni di difficoltà: per i disturbi dell’età evolutiva, anche quelli di apprendimento, deficit motori, sensoriali o psichici, disturbi dello spettro autistico, sindrome di Down, nelle comunità di recupero e negli ospedali, nelle cure palliative, in caso di disturbi dell’umore o del sonno. Gli effetti riguardano in particolare il miglioramento delle aree legate alle capacità di ascolto, comunicative, espressive e relazionali. Più in generale si lavora sul benessere, piacere, stimolando l’ascolto e la vitalità della persona e la sua armonizzazione a livello corporeo ed emotivo.
PROGETTI
L’esperienza più che decennale nella pratica musicoterapica consente di elaborare e condurre progetti mirati, sia individuali che di gruppo, in diversi ambiti e con persone di tutte le età, con difficoltà di diversa natura.
Collaboro dal 2007 con il Centro Trentino Musicoterapia, del quale sono attualmente Vice Presidente.
Presso il centro realizzo interventi individuali e di gruppo con bambini ed adulti portatori di disagio e/o disabilità (sindrome di Down, autismo, paralisi cerebrali infantili, problemi e/o disturbi del linguaggio, disturbi di attenzione, psicosi), in ambito di musicoterapia preventiva e riabilitativa, in costante confronto e collaborazione con le dicerse èquipe di riferimento. Svolgo interventi individuali domiciliari con persone seguite in cure palliative, nell’ambito del progetto “Musicoterapia nelle cure palliative”, promosso e da APSS – Servizio Cure Palliative e Servizio Territoriale Ambito Alta Valsugana, APSP “Margherita Grazioli” e Fondazione Hospice Trentino Onlus Casa Hospice Cima Verde di Trento.
Vengono realizzati inoltre percorsi di musicoterapia preventiva negli istituti scolastici, per favorire nei bambini le capacità di ascolto, collaborative e comunicative.
Nello studio a Piedicastello propongo incontri individuali e di gruppo con adulti e bambini volti a perseguire in particolare l’esplorazione e lo sviluppo della vocalità, del canto e della musicalità, per favorire il benessere, l’armonizzazione e l’ampliamento delle possibilità comunicative, espressive e relazionali della persona.
L’iscrizione al registro di professionisti della musicoterapia AIM (www.aiemme.it) rappresenta un importante riferimento nell’esercizio della professione, così come la collaborazione con il Centro Trentino Musicoterapia, presente a Trento da più di 30 anni (www.centrotrentinomusicoterapia.it).